domenica 28 agosto 2016

Il terremoto

Cari Xander è Kiki,
questi sono giorni di dolore e dramma, tante perone sono morte e tantissime stanno male a causa del terribile terremoto che ha colpito il centro Italia. È difficile trovare una risposta al perché debbano succedere queste cose, non ci possiamo accontentare di un semplice "è la natura". In questo caso sapevamo che quella è una zona a rischio e dovevamo lavorare, agire perché le case venissero messe in sicurezza. Esiste tutta la tecnologia necessaria perché queste cose non succedano più. Ci perdiamo in mille cose e non riusciamo a dare le giuste priorità. Non possiamo giustificarci con "i terremoti non sono prevedibili", non sappiamo quando ma sappiamo che ci saranno. Non possiamo evitare un terremoto ma possiamo agire perché quando ci sarà le case non crollino.
È anche inutile cercare le colpe, serve solo ad accontentare i nostri temporanei mal di pancia, dobbiamo cercare le cause e poi agire per risolverle. Tutti, non solo "i politici", si prendano la responsabilità di agire per mettere le case italiane in sicurezza, prima di tutto chi ci abita, poi chi le progetta e le costruisce. Non dobbiamo farlo perché ce lo dice la legge, dobbiamo farlo per noi, per la nostra vita e quella dei nostri figli. Dobbiamo essere per primi noi i responsabili del nostro futuro, solo se tutti agiremo, le cose cambieranno.
Questi eventi scatenano in ognuno di noi una forte energia, l'energia della rabbia, non sprechiamola urlando, sbraitando e cercando le colpe, usiamo per agire per risolvere le cause.

E adesso non pensiamo solo al ricostruire, agiamo subito anche per prevenire altri morti, mettendo le case di tutti gli italiani in sicurezza.

Cari Kiki e Xander vi voglio un sacco di bene, siete la cosa più bella della mia vita.

ps: qui sotto vi riporto quello che ho scritto su 18mq
"Cosa dirò ai miei figli? Dirò che ci sono state tantissime persone che senza dire niente sono partiti nella notte, che ci sono state tantissime persone che nel silenzio hanno scavato a mani nude per ore e ore. Dirò che è stata la forza della speranza che ha dato l’energia a queste persone. Dirò che anche davanti alla devastazione di un terremoto, niente è più forte della speranza di un giorno migliore. Gli dirò di credere negli uomini, soprattutto in quelli che non parlano, che agiscono e che guardano al domani con la speranza in un mondo migliore. Cercherò di insegnargli a essere così."