martedì 27 giugno 2017

La Sfiga della Fortuna

Cari Xander e Kiki,
credere nella fortuna è una sfortuna.
Affidare il nostro destino, la nostra vita a una cosa su cui non possiamo agire è stupido, inutile e soprattutto contro producente. Se aspettiamo che sia la fortuna a cambiare la nostra vita, la nostra vita passerà senza cambiare come vorremo noi.
Fortuna e sfortuna sono credenze delle persone che non prendono in mano la loro vita, che non guidano la loro vita, che delegano alla fortuna e sfortuna la loro vita.
Tutti vogliamo essere felici, non avere problemi, avere soldi e cose, ma pochi, pochissimi agiscono per ottenere queste cose. Molti, quasi tutti aspettano che sia la fortuna a trasformare la loro vita in meglio. Molti aspettano che arrivi l'offerta del posto giusto di lavoro, aspettano di vincere alla lotteria, aspettano l'occasione giusta che cambierà la loro vita. Più aspettano la fortuna e non la vedono arrivare e più si sentono sfortunati, più si sentono sfortunati meno agiscono per avere quello che vogliono.

La cosa che guida la nostra vita non è la fortuna o la sfortuna, la cosa che guida la nostra vita è cosa e come pensiamo. Pensare è una dei 3 piccoli e banali strumenti, insieme al fare e al parlare, con cui possiamo guidare la nostra vita. Anche le persone più felici, ricche, di maggior successo possono solo pensare, fare e parlare, nessuno ha una bacchetta magica.

Cerchiamo e capiamo cosa vogliamo essere nella vita, non cosa vogliamo avere che è una conseguenza di cosa vogliamo essere, e agiamo attivamene per diventarlo.

Cari Kiki e Xander, vi voglio bene e siete la cosa più importante e bella della mia vita.

lunedì 19 giugno 2017

Ho chiuso la finestra, è tornato il freddo.

Ho chiuso la finestra della camera, è tornato il freddo. È tornato il mio freddo, quello dei brividi anche con 30 gradi. Ho abbassato il dosaggio del cortisone. Alle 3 di questa notte ero seduto sul letto, un dolore fortissimo alla schiena, ho abbassato il cortisone. Questa mattina non riuscivo ad alzarmi, freddo, stanchezza, il dolore alla schiena. Nella mente tutto nero, buio, non vedevo il mio orizzonte. Gli occhi bruciavano, come bruciano adesso e come hanno bruciato tutto il giorno. Il cortisone. Tosse, tosse continua, fastidiosa, insopportabile tosse, è tornata con il reflusso. Ho abbassato il cortisone.

Negli ultimi mesi, avevo ritrovato il mio centro. Mi era facile scegliere di essere felice, mi era facile vedere le cose belle della vita e accettare quelle brutte. Vedevo chiaro il mio orizzonte. Credevo fossi io ma era il cortisone. Ho fatto delle bellissime passeggiate in montagna sotto il sole con i miei figli, credevo ma era il cortisone.

È chiaro il cortisone mi ha aiutato a scegliere la vita che voglio, mi ha aiutato a fare la vita che voglio. Grazie cortisone, mi hai fatto capire e vedere cosa voglio.

Adesso sto male, ma ho capito cosa voglio, adesso tocca veramente a me, solo a me scegliere di essere quello che voglio essere. Tocca a me diradare le nuvole davanti al mio orizzonte, quello che mi da le energie per alzarmi alla mattina. Sono un Feliciano, ed è proprio adesso che lo devo dimostrare. Chiudo gli occhi, un bel sospiro profondo, il mio miglior sorriso e scelgo di vedere le cose belle.

Sabato, una festa bellissima per il matrimonio di una persona speciale, piena di persone speciali. I miei genitori, la donna importantissima che mi ha donato la cosa più bella, i miei figli, c'erano anche loro. C'erano i miei amici, c'erano le persone con cui lavoro. Le persone speciali della mia vita, non tutte, ma molte. C'era un pezzo della mia vita, c'erano le belle emozioni delle mia vita. Persone con cui ho condiviso il bello e diviso il brutto, che hanno sorriso, riso con me ma mi hanno anche dato la spalla per appoggiarmi e i loro occhi per consolarmi. Quelle persone sono emozioni, le emozioni della vita. C'erano tanti sorrisi, risate, tanta gioia. C'era tanta felicità.

Sono stanco, mi fa male la schiena, non riesco a tenere gli occhi aperti dal bruciore, ma sono VIVO e sono felice di esserlo, di avere ancora l'opportunità di scegliere cosa fare, cosa guardare, di avere ancora l'opportunità di amare questa vita, ti amare tutto di questa vita.

Grazie persone speciali, vi voglio bene,

martedì 6 giugno 2017

Siete voi a insegnare a me!

Cari Xander e Kiki,
mi sono appena reso conto che non vi devo insegnare niente, sono io che devo imparare da voi. Tutto quello che devo fare è aiutarvi a rimanere così, a non cambiare, a continuare a guardare la vita con i vostri occhi ancora aperti su tutto, senza filtri, direttamente nel cuore.

L'ho capito ripensando ai nostri momenti pazzi, quando balliamo nudi dopo la doccia, quando piangiamo dal ridere facendoci il solletico, quando corriamo a vince chi arriva ultimo. In quei momenti non ci sono ne se ne ma, non ci sono blocchi, c'è solo la nostra felicità. In quei momenti noi diventiamo veri. In quei momenti esiste il presente, niente rimorsi per il passato o aspettative per il futuro. In quei momenti siamo vivi, siamo autentici, siamo veramente noi. In quei momenti non ci vergogniamo di riderete, di urlare, di essere felici, non ci preoccupiamo del futuro, perché in quei momenti il senso della vita è lì.

L'ho capito perché da adulti il mondo funziona alla rovescia, tutto quello che facciamo è filtrato, tutto quello che facciamo è pesato da se e ma. Da adulti si è prigionieri dei nostri se e dei nostri ma, si è quello che vorremmo essere, non quello che siamo. Da adulti non siamo più autentici, siamo la proiezione di quello che vorremmo apparire. Da adulti passiamo il tempo a pensare a cosa è stato e a cosa sarà, perdendo l'occasione di continuare a vivere, confondendo il vivere con l'accumulare, l'essere con l'avere. Cercando quella felicità che è racchiusa nel vostro ridere.

Se non riuscirò a insegnarvi a rimanere come siete adesso, fate come faccio io con voi, guardate i bambini e fate come loro.

Cari Kiki e Xander, siete la cosa più importante della mia vita, vi voglio un mondo di bene.

domenica 4 giugno 2017

La vita, il cammino verso un bel orizzonte, ogni tanto con qualche nuvola.

Cari Xander e Kiki,

così è la vita, un sentiero verso un orizzonte bellissimo, che però molte volte scompare dietro le nuvole. Molte volte ci sembra che la sola cosa vera siano le nuvole, che il bel orizzonte non ci sia più. Molte volte ci sembra che ci siano solo nuvole e che rimarranno li per sempre.
Cerchiamo con gli occhi di scorgere ancora l'orizzonte, la nostra meta, ma non riusciamo e ci demoralizziamo, rallentiamo il passo. Ci fermiamo. Smettiamo di vivere.
A noi la capacità di continuare a vedere quel bellissimo orizzonte, riempiendoci delle energie della speranza per raggiungerlo, per fare il passo successivo. A noi la capacità di vedere oltre le nuvole, continuando a tenere nel cuore e nella mente quell'orizzonte.

Ricordiamoci che la vita non è il bel orizzonte, la vita è il cammino verso quel bel orizzonte. La nostra vita sono i passi, i respiri, i pensieri del cammino, le parole che diciamo durante il cammino. La nostra vita sono soprattutto le emozioni del cammino.

Dobbiamo percorrere il cammino della nostra vita, dobbiamo vivere, concentrati sui singoli passi. Sui singoli istanti del cammino. Dobbiamo godere dei singoli passi, dobbiamo godere di ogni istante del cammino.

Per il nostro cammino, procuriamoci un compagno di viaggio, uno zaino e delle scarpe comode. Un compagno di viaggio con cui condividere le belle emozioni e dividere quelle brutte, un compagno per farsi aiutare nei momenti difficili e per aiutarlo nei sui di momenti difficile. Per avere degli occhi in cui cercare la via quando la perderemo, una mano da stringere quando dovremo saltare il ruscello e qualcuno da abbracciare per scaldarci nelle fredde notti. Per avere qualcuno che ci ascolti e qualcuno da ascoltare. Uno zaino per le cose utili per il viaggio, ma che possa contenere anche quello che troveremo e raccoglieremo durante il viaggio. Uno zaino che pesi il giusto, non troppo grande, che contenga le cose importanti ma che non abbia spazio per quelle non importanti chi rischierebbero di appesantirci. Le scarpe comode per attenuare le asperità del sentiero, le rocce appuntite, gli inciampi. Le scarpe comode per sopportare la fatica dei tanti passi.

Nella vita, il compagno sono tutte le persone a cui vogliamo bene, lo zaino è la nostra mente e le scarpe comode il nostro cuore.

Cari Kiki e Xander, vi voglio un mondo di bene, siete la cosa più bella della mia vita.

giovedì 1 giugno 2017

Cari Xander e Kiki,
per gli altri voi siete e sarete quello che dite e quello che fate. Potrete pensare mille cose, ma gli altri di voi vedranno solo quello che dite e quello che fate. Dovete esserne coscienti perché è vostra responsabilità trasformare quello che pensate in parole e fatti. Soprattutto parole e fatti.

Cari Kiki e Xander, Vi voglio bene e siete la cosa più importante della mia vita.