martedì 6 giugno 2017

Siete voi a insegnare a me!

Cari Xander e Kiki,
mi sono appena reso conto che non vi devo insegnare niente, sono io che devo imparare da voi. Tutto quello che devo fare è aiutarvi a rimanere così, a non cambiare, a continuare a guardare la vita con i vostri occhi ancora aperti su tutto, senza filtri, direttamente nel cuore.

L'ho capito ripensando ai nostri momenti pazzi, quando balliamo nudi dopo la doccia, quando piangiamo dal ridere facendoci il solletico, quando corriamo a vince chi arriva ultimo. In quei momenti non ci sono ne se ne ma, non ci sono blocchi, c'è solo la nostra felicità. In quei momenti noi diventiamo veri. In quei momenti esiste il presente, niente rimorsi per il passato o aspettative per il futuro. In quei momenti siamo vivi, siamo autentici, siamo veramente noi. In quei momenti non ci vergogniamo di riderete, di urlare, di essere felici, non ci preoccupiamo del futuro, perché in quei momenti il senso della vita è lì.

L'ho capito perché da adulti il mondo funziona alla rovescia, tutto quello che facciamo è filtrato, tutto quello che facciamo è pesato da se e ma. Da adulti si è prigionieri dei nostri se e dei nostri ma, si è quello che vorremmo essere, non quello che siamo. Da adulti non siamo più autentici, siamo la proiezione di quello che vorremmo apparire. Da adulti passiamo il tempo a pensare a cosa è stato e a cosa sarà, perdendo l'occasione di continuare a vivere, confondendo il vivere con l'accumulare, l'essere con l'avere. Cercando quella felicità che è racchiusa nel vostro ridere.

Se non riuscirò a insegnarvi a rimanere come siete adesso, fate come faccio io con voi, guardate i bambini e fate come loro.

Cari Kiki e Xander, siete la cosa più importante della mia vita, vi voglio un mondo di bene.

Nessun commento:

Posta un commento